Per molti lo smart working è solo un piacevole ricordo, e il lavoro in presenza con tutti i sui riti e abitudini ritorna ad essere la realtà. In due anni, tra le tante cose che sono cambiate quasi definitivamente in ufficio c’è il materiale delle tazze da caffè. La plastica è completamente sparita sostituita da materiale compostabile. Le tazze da caffè non fanno eccezione e in molti, sia per avere comportamenti virtuosi verso l’ambiente e sia perché non gradiscono il contatto con il materiale cartaceo, stanno sempre più utilizzando tazze portate da casa e lavate di giorno in giorno in ufficio. Ma quando lavare le tazze? E Come?

A spiegarci come comportarci su questo tema è Jeffrey Starke, professore al Baylor College of Medicine, intervistato dal Wall Street Journal. Il professore chiarisce che la tazza che spesso viene dimenticata per giorni sulla scrivania non ha bisogno di essere lavata infatti “la maggior parte dei germi provengono dalla persona che usa la tazza”, e quindi non ci sono pericoli per la salute. Diversamente i problemi nascono quando la tazza viene utilizzata da più persone in questo caso è necessario lavarla. Inoltre è necessario lavarla è quando nel caffè si è soliti aggiungere latte, zucchero o crema.
Altri problemi sorgono a causa della spugna che reperiamo in ufficio o negli ambienti comuni, “questa ha probabilmente una quantità di batteri molto più alta di qualsiasi altra cosa che possiamo avere intorno” l’utilizzo di questa potrebbe avere conseguenze molto serie nella trasmissione di malattie. Per il professore inoltre è è sempre buona abitudine portare la tazzina a casa così da sciacquarla e poi riportarla in ufficio.