Nell’ultimo anno, nelle varie chiacchierate con gli esperti sia torrefattori che designer, alla domanda su quali potrebbero essere i trend del caffè in futuro quasi tutti mi hanno parlato della sostenibilità, sia da un punto di vista di utilizzo dei materiali che da quello dei processi di coltivazione e produzione del caffè. Proprio in tema di sostenibilità sempre più spesso negli ultimi mesi ho sentito parlare del progetto PuroSole, un gruppo di imprenditori che stanno concretamente realizzando una svolta nel processo di cottura del caffè verde.
Il processo di torrefazione è innovativo e sostenibile perché viene effettuato tramite i raggi solari. Ho cercato di approfondire e raccogliere più dati sul progetto, così sono entrato in contatto con Daniele Tommei, uno dei founder di PuroSole.
Il progetto PuroSole, la genesi
Parlando con l’ing. Tommei è emerso che il progetto è una delle applicazioni dei lavori fatti negli ultimi anni in ambito di produzione energetica mediante pannelli solari. Daniele mi ha raccontato che avendo sviluppato tecnologia di questo tipo, hanno pensato di applicarla alla tostatura del caffè.
La tecnologia PuroSole
La tecnica per irraggiamento solare nasce dalla ricerca di sostituire con l’energia solare lo sfruttamento di risorse naturali non rinnovabili e di ridurre l’inquinamento ambientale conseguente.
L’idea alla base è quella di indurre la tostatura del chicco di caffè crudo, anziché dal contatto con aria rovente con l’irraggiamento solare.
Tommei mi ha raccontato che sulla base delle loro analisi la torrefazione mediante irraggiamento a luce solare conferisce una migliore uniformità del grado di tostatura tra la parte esterna e la parte interna del chicco. Questo perché la tostatura solare permette di ottenere chicchi tostati uniformemente in tempi ridotti rispetto alle tecniche tradizionali.
L’idea nasce dall’osservazione del chicco di caffè ancora crudo. Questo è parzialmente translucido, e quando illuminato dall’esterno la luce penetra all’interno del chicco dal quale viene assorbita e convertita in calore. La luce del sole ha una caratteristica speciale, questa ha infatti uno spettro di colori molto ampio.
Gli obbiettivi di PuroSole
Il progetto mi ha spiegato Daniele Tommei ha come obbiettivo non tanto la produzione di caffè, ma quello di trovare dei partner disposti a condividere un percorso orientato verso questa nuova tecnologie e un nuovo e sostenibile modo di tostare il caffè.
L’obbiettivo finale è quindi non tanto quello di produzione di caffè ma di condivisione della tecnologia di PuroSole.
Tra le funzionalità che caratterizzano questo impianto ci sono due caratteristiche molto importanti: la capacità di inseguire automaticamente il movimento del sole mantenendo ferma la concentrazione dei raggi sui chicchi in cottura e la sua completa autonomia energetica. L’impianto funziona senza energia elettrica. Un supporto regolabile in altezza da un attuatore elettromeccanico e da un riflettore. Naturalmente oltre alla cottura del caffè l’impianto potrebbe essere utilizzato anche per la tostatura del cacao o delle nocciole. Se siete interessati ad avere maggiori informazioni sul progetto potete consultare questo link.
La moka e PuroSole
Naturalmente ho estratto con la mia moka il loro caffè, ho provato dei chicchi con un profilo di tostatura molto intenso. Parlandone con Daniele Tommei mi ha spiegato che questo gusto molto forte è sempre più richiesto dai loro clienti ma che tutta la procedura di tostatura è completamente informatizzata e quindi è possibile modificare la curva di cottura sulla base di ogni esigenza e gusto.