Il bello di scrivere di caffè è che s’incontrano professionisti con storie e trascorsi incredibili, con racconti che abbracciano la trasformazione sia sociale che culturale del nostro Paese. Uno di questi è Marcello Arcangeli, Lavazza Training Center Director. Tantissimi anni di esperienza e una conoscenza del prodotto incredibile.
Nasce come chimico ma dopo il suo ingresso in Lavazza nel 1989 diventa assaggiatore e da allora non smette più di occuparsi di caffè. Oltre alla responsabilità del network dei Training Centre Lavazza nel mondo (oggi sono più di 50) Marcello Arcangeli si dedica da dieci anni all’attività di ricerca e sviluppo di nuovi prodotti a base espresso.
Sono riuscito a contattarlo e ho avuto la fortuna di farmi raccontare il mondo Lavazza cono uno specifico approfondimento sulla mitica Carmencita, l’iconica caffettiera prodotta da Lavazza che è entrata nel nostro immaginario comune e che da alcuni anni sta vivendo una nuova giovinezza grazie alle innumerevoli innovazioni che Arcangeli mi ha raccontato.
Caffettiera Carmencita e Caballero
Carmencita nasce 1965 come protagonista della serie tv animata ideata da Armando Testa che creò un ironico e surreale programma per Carosello della Rai. E’ proprio da qui che nacque l’ispirazione per la creazione della Caffettiera Carmencita. Nelle animazioni del Carosello Carmencita e Caballero furono due personaggi che portarono nelle case di tutti gli italiani la pubblicità del Caffè Paulista di Lavazza, una operazione di enorme successo che fece conoscere al grande pubblico la torrefazione torinese. Qualche anno dopo, nel 1979, Marco Zanuso creò una caffettiera ispirata al personaggio del Carosello.
Il ritorno di Carmencita
Arcangeli mi ha raccontato che per un pò di tempo Lavazza non ha commercializzato la sua iconica caffettiera, ma dopo alcuni anni si sono resi conto che era importante oltre che vendere il caffè per moka dare ai consumatori uno strumento per estrarlo. Così in previsione del suo quarantesimo compleanno, nel 2018 Lavazza affida il restyling dell’iconica moka al Politecnico di Torino.
Il risultato è una nuova caffettiera che è si uno strumento per estrarre il caffè ma anche un oggetto di arredo realizzato con nuovi e moderni materiali. Un utensile che viaggia con le nuove tecnologie presenti nelle nostre cucine come ad esempio i fornelli a induzione.
Carmencita Pro
Dopo il restyling di Carmencita del 2018 gli sforzi di Arcangeli e Lavazza si sono concentrati sull’innovazione, su come offrire la migliore esperienza possibile utilizzando una moka. Il problema che si sono trovati ad affrontare è quello dell’eccessivo surriscaldamento dell’acqua, cosa che comporta l’estrazione di sentori amari del caffè, che ahimè sono uno dei segni inconfondibili della moka. Per risolvere questo problema hanno lavorato sul filtro, creandone uno nuovo.
E’ stato creato e brevettato (depositato da Lavazza ma con proprietà intellettuale proprio di Marcello Arcangeli) un filtro a bassa resistenza realizzato con una fitta rete e non più con i classici fori. Questo sistema consente un passaggio del caffè più fluido, riduce la pressione di estrazione e la temperatura dell’acqua. In questo modo si estrae la parte più nobile ed equilibrata del caffè.
Conclusioni
La chiacchierata fatta con Marcello è stata estremamente istruttiva perché mi ha permesso di capire come un’idea nata nel 1965, è stata d’ispirazione per una caffettiera realizzata nel 1979, e oggi nel 2021, Lavazza continua a perfezionarla e adattarla ai tempi.
Arcangeli mi ha confermato che la moka non è un’oggetto fermo nel tempo ma è in continua evoluzione, la nascita di Carmencita Pro lo dimostra.
La moka sta vivendo una seconda giovinezza, nell’ultima parte della conversazione Marcello mi ha anticipato che a fine 2021 Lavazza commercializzerà una nuova caffettiera, una nuova icona che affiancherà Carmencita. Non ci resta che aspettare!