Oggi vi parlerò di una tematica molto particolare, le etichette del caffè. Lo studio delle etichette può essere fatto in vari modi, magari studiando la storia delle grafiche e delle illustrazioni, immaginate una bella retrospettiva nelle immagini più belle delle etichette del caffè dagli anni 50 ad oggi, e magari questo è un tema su cui potrei lavorare nei prossimi post. Oggi invece inizio un nuovo filone di contenuti che riguarda un argomento un po’ più tecnico: cosa ci deve essere scritto nell’etichetta di un caffè?
Il mondo delle etichette di prodotti alimentari è molto complesso e nel corso degli ultimi 20 anni ha subito una forte evoluzione. Per alcuni troviamo la composizione chimica, nutrizionale, per altri gli ingredienti, per altri ancora indicazioni particolarissime come ad esempio l’impacchettamento in uno stabilimento in viene lavorata la frutta secca.
Per molti dei prodotti di origine agricola, ad esempio, troviamo la data di raccolta o l’imbottigliamento, pensate al vino o all’olio, e spessissimo sempre per i prodotti agricoli troviamo la zona in cui sono stati coltivati ho inscatolati.
Ma quali dati troviamo sulle etichette del caffè? Visto che la produzione raccolta del caffè viene fatta in Paesi molto lontani è possibile trovare il paese di origine o l’anno di raccolta?
Ho provato a guardare in alcuni supermercati le etichette dei caffè più comuni e delle marche più importanti e vendute in Italia e per molte di queste è indicata solo la data di scadenza. Non vi nascondo che dopo questo lungo percorso di studio e degustazione del caffè questa cosa mi lascia molto perplesso. Molte delle etichette non riportano il paese di origine ho (ma questo lo so è chiedere troppo) la zona di produzione.
Però immaginate un Paese enorme come il Brasile, sicuramente il caffè coltivato in una zona è completamente differente rispetto a quello coltivato a 1000/1500 km di distanza. E’ come parlare di un vino piemontese o siciliano!!
Altro aspetto inquietante è che quasi mai viene indicata la data di raccolta e solo pochissime volte (accade solo per le piccole torrefazioni artigianali) la data di tostatura.
Incredibile vero?